L’opera di Kiki Skipi fa parte del progetto “Le ere di Anagni”, realizzato dal Comune di Anagni e vincitore del Secondo Avviso della Regione Lazio “Lazio Street Art 2022”. Il progetto trae ispirazione dal poco conosciuto ciclo di affreschi “Le Quattro Ere di Anagni” realizzato nel 1899 ad opera di Eugenio Cisterna e prevede la realizzazione di 4 opere di street art.
Oltre a “Era Romana” fanno parte del progetto le opere “Era Pre-Romana”, “Era Medioevale” e “Era Moderna”.
Il luogo prescelto per l’opera di Kiki Skipi è il muraglione che costeggia la fermata degli autobus scolastici davanti alla sede del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Anagni.
L’artista si è ispirata alla figura della Dea Cerere, divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, ma anche dea della nascita, poiché tutti i fiori, la frutta e gli esseri viventi erano ritenuti suoi doni. Il celebre passo di Virgilio che recita “Hernica saxa colunt quos dives Anagnia pascit” identifica Anagni come città “ricca”, che nutre chi vive negli Ernici. Testimonianza, questa, non isolata: in Silio Italico troviamo le diciture “pinguis Anagnia” e “cerialis Anagnia”.
L’importanza del culto della Dea Cerere nella città di Anagni è testimoniata, inoltre, dalla presenza di Porta Cerere, porta storica di accesso settentrionale alla città.
Nell’opera di Kiki Skipi, Cerere viene rappresentata come una matrona severa e maestosa, ma allo stesso tempo bella e affabile, con un mazzo di spighe in una mano e nell’altra un falcetto. A rappresentare la dea anche un canestro ricolmo di grano.
