L’opera “Carpe Diem, Iuvat Vivere” di Toni Espinar fa parte del progetto RADICI, a cura di Giorgio de Finis, realizzato dal Comune di Monteflavio e uno dei vincitori del Secondo Avviso della Regione Lazio “Lazio Street Art 2022”.
L’intero progetto ha visto la realizzazione di 4 opere, una realizzata da Toni Espinar e ben 4 di Gomez, il trittico DI VER SI e “ANIMA”, realizzata in collaborazione con gli studenti della scuola locale Istituto Comprensivo Giorgi di Monteflavio. Tutte le opere indagano il tema della superstizione e il recupero del dialetto e dell’oralità, elementi culturali che rischiano di scomparire.
Fanno parte del progetto le opere DI, VER, SI di Luis Gomez de Teran.
L’opera di Toni Espinar fa riferimento alla locuzione latina tratta dall’Ode del “Carpe Diem” del poeta latino Orazio. Il murale offre una reinterpretazione contemporanea della figura di Caronte, che appare come un innamorato che cerca di salvare l’anima della sua amata, evitando di portarla sull’isola dei morti. La scena e i sentimenti dei vari soggetti protagonisti sono descritti dalle emoticon presenti su ogni soggetto.
La rappresentazione di Caronte con le manette e la catena spezzata sta a raffigurare il sentimento di ribellione verso gli stereotipi della nostra società. L’artista con questa opera vuole invitare tutti ad essere liberi, indipendentemente dalla propria religione o da qualsiasi altro motivo, “cogliendo l’attimo” e vivere al meglio la propria vita.
Ci sono vari riferimenti, tra i quali l’isola dei morti oppure i nostri antenati che offrono i corpi dei loro figli. L’autore con questa opera vuole invitare tutti noi ad essere liberi, indipendentemente dalla nostra religione o da qualsiasi altro motivo. Liberi di essere noi stessi e ci esorta a vivere “cogliere l’attimo” e vivere al meglio la nostra vita! Questo murale si trova accanto al vecchio cimitero del paese e assume un significato speciale, pieno di simbologie.