La Biennale MArteLive ha invaso Roma e il Lazio con un festival multidisciplinare che ha animato più di 60 location, tra cui live club, teatri, piazze, parchi archeologici e muri urbani. Al cuore del festival, il format Lo Spettacolo Totale ha trasformato il Qube – famosa location post-industriale romana – in un epicentro di arti performative e street art, con tre piani dedicati a musica, teatro, danza e molto altro.
Con oltre 300 artisti, tra cui nomi celebri come Dutch Nazari, Fulu Miziki e James Holden, e giovani talenti emergenti selezionati tra più di 1.500 proposte, la Biennale ha dato vita a connessioni artistiche inedite. Le 16 sezioni del festival, che spaziano dalla pittura alla fotografia, dalla moda alla video arte, hanno sovrapposto linguaggi e generi, creando un’esperienza unica.
Street art protagonista: Alice Pasquini, Nais e altri reinventano Roma
La street art ha avuto un ruolo centrale, con artisti di spicco come Alice Pasquini, Nais, Gio Pistone, Graziano Marini e Shirley Rowlands, che hanno reinterpretato il tessuto urbano con opere viventi. Il progetto Vejo Secret Tunnel ha affascinato il pubblico con mosaici e installazioni di yarn bombing, ispirate alla leggenda della conquista di Veio, distribuiti nel XV Municipio di Roma.
MArteLive ha trasformato Roma in un palcoscenico diffuso, fondendo arti visive e performative in un unico evento. I progetti speciali si sono estesi fino alle periferie, e l’innovativo evento Lullaby, Ninne Nanne per Animali ha portato la musica oltre i confini umani. Questa edizione conferma MArteLive come una delle piattaforme culturali più influenti in Europa, creando esperienze artistiche irripetibili.