L’opera realizzata dall’artista HITNES fa parte del progetto “E.C.O. Ecologia – Condivisione – Opportunità per il Mare di Roma” realizzato dal Municipio X di Roma Capitale e vincitore del Secondo Avviso della Regione Lazio “Lazio Street Art 2022”.
Fanno parte del progetto le opere Pachamama di Teddy Killer e Ape di Martina Cips.
L’opera concepita da Hitnes in collaborazione con a.DNA project è densa di riferimenti simbolici al territorio del litorale romano. Mette principalmente in antitesi la storia naturale, quella ancestrale, primitiva, precedente all’arrivo dell’uomo, e quella attuale invece fortemente antropizzata, ricca di storia e di importanti stravolgimenti dell’ecosistema.
Questo è il paesaggio del litorale laziale e di Ostia prima dell’arrivo di Enea, prima della fondazione di Roma, in un notturno ricco di dettagli, frutto di uno studio sugli elementi naturalistici di un ecosistema privo della presenza umana.
Nel cielo, in un onirico cambio di scena, appaiono degli squarci, a svelare un giardino, artificiale, composto da piante esotiche portate dall’uomo e non presenti nel paesaggio in basso. Un giardino con uno stagno dove pesci rossi nuotano come in un acquario, come in un habitat non naturale.
Identità perdute per sempre, che però si trasformano e che possiamo curare, dobbiamo preservare. Due merli rimandano a “Uccellacci e Uccellini” di Pasolini, alle periferie in movimento, che si trasformano, anch’essi abitanti costanti di questi luoghi, a volte con piume bianche perché stressati dalla vita cittadina. L’albero di limoni ricorda Caligari e la sua opera cinematografica che tanto ha preso ispirazione da Ostia.
Un Blu oltremare pervade tutta la composizione: un ricordo dell’artista Hitnes che, trascorrendo le estati della sua infanzia nella casa al mare dei nonni, ricorda che quel colore era il tono prevalente su tutto il litorale.
Il rosso e il blu si contrappongono proprio a rafforzare questa antitesi tra antico, pacato, ancestrale come il riposo in una notte estiva nei pressi del mare, con la brezza che accompagna il sonno (blu), e il rosso, alienante, simbolo della frenesia della città, della lotta contro il tempo della vita moderna: “La natura parla, non c’è da chiedere, basta trovare un elemento che ti basta per raccontare un luogo, delle sensazioni, emozioni.”