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Moby Dick e BiochArt: l’arte urbana che combatte la CO2

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Il celebre street artist Moby Dick, noto anche per il suo impegno a favore dell’ambiente, ha creato un’opera dal vivo utilizzando il Biochar, un materiale innovativo ricavato da scarti e lavorato a zero emissioni di CO2. L’opera è stata realizzata durante l’evento BiochArt presso l’Istituto Superiore Antincendi (ISA) a Roma, dove l’artista ha adattato il suo stile per sensibilizzare il pubblico sulla sostenibilità ambientale.

BiochArt all’Istituto Superiore Antincendi: Un Evento di Street Art Sostenibile

L’evento BiochArt, organizzato all’ISA di Roma, ha visto Moby Dick utilizzare il Biochar per la sua opera, sottolineando l’importanza di materiali ecologici nell’arte. “Partecipare a BiochArt presso l’ISA è stata un’esperienza unica,” ha dichiarato Moby Dick, “specialmente per il mio legame con questo luogo, dato il mio lavoro di vigile del fuoco. Il Biochar rappresenta una nuova speranza per l’ambiente, aiutando a ridurre le emissioni di CO2.

 

 

La Collaborazione tra Scienza e Arte per un Futuro Sostenibile

L’evento è stato organizzato dalla giornalista ambientale Rita Salimbeni, con la direzione scientifica di Mauro Giorcelli del Politecnico di Torino e il supporto di Clara Modesto, comandante dell’ISA. Questa collaborazione tra scienza e arte ha dato vita a un’iniziativa innovativa per promuovere la sostenibilità.

Biochar e Innovazione: Oltre 30 Artisti per un’Arte a Emissioni Zero

Tra i partner di BiochArt vi è Vittoria Santilli, dottoressa agroforestale e co-fondatrice di BlockCO2, che ha fornito il Biochar utilizzato per le opere. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 30 artisti, che hanno esplorato le possibilità del Biochar come materiale sostenibile nella street art, unendo creatività e innovazione per costruire un futuro più verde.

 

 

 

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